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ritrovata attenzione, come si evincedalla riproposizionedopooltre
unquinquenniodi campagnepromozionali suimutui. Si trattadi
dinamiche chenell’immediatonon sonodestinate ad interessare il
compartodelle imprese. Sul versantedelladomanda, qualche timido
segnaledi rinnovato interesse verso il settoreè chiaramentepercepibile.
Rispetto all’epilogodella faseespansiva, l’immobiliareha fatto segnare
undeprezzamentomediodel 16% in termini nominali, che raggiunge
il 25% in sede reale, equestoha indubbiamente favoritoun ritorno
di attenzione, anche senonpuòdirsi ancoraancora completato il
processodi riprezzamento.Nel 2013 il residenzialehamantenuto
un’intonazionenegativa, anche sea tassi gradualmente inferiori.
Anche sul frontedegli investimenti, nonostante l’incrementodelle
transazioni nei settori commercialee alberghiero, grazieall’impulso
delladomanda straniera, provenienteper lopiùdaStatiUniti ePaesi
orientali, la tendenzadei prezzi rimanenegativa, anche in ragionedi
un ridimensionamento registratofinqui del tutto inadeguato seposto
in relazione all’evoluzionedel contestoe alle aspettativedegli operatori
oggi interessati all’investimento. Chiaramente si trattadi investitori
opportunistici che capitalizzano leesigenzedellaparte venditrice.
Lepossibili levedel cambiamento
L’importanzadell’offerta è fondamentaleper innalzarneun livello
qualitativonel complessooggi insufficiente. Vapurtroppo segnalato
che in anni recenti il nuovonon si è sempredimostrato all’altezza
delle aspettativedelladomanda, contribuendo a favorireun climadi
diffidenza generalizzata verso il settore immobiliare e verso le imprese.
La situazionedi sofferenzadel settorenonpuòpoi non esseremessa
in relazione anche alledifficoltàdi assorbimentodi taluni eccessi
di produzione chehanno caratterizzato lo scorsodecennio e che
oggi impongono l’adozionedi iniziative concrete. Dal puntodi vista
governativo, inun contestodi evidente scarsitàdi risorsedisponibili,
le azionimesse in campohannomesso in evidenzauna sostanziale
mancanzadi indirizzo strategico e, in taluni casi, ancheunamodesta
consapevolezzadei fenomeni in atto. Per lebanche il problema è
leggermentedifferente: la scommessa suuna salvifica ripresadel
mercato, hadi fatto indottoun atteggiamento attendista chehafinito
per posticipare gli interventi di revisionedel valoredelle garanzie
di contestuale sostegnodelladomanda imprescindibili per una
rivitalizzazionedelmercato.
Dal punto di vista delle iniziative, ritengo si possa intervenire su più livelli:
1_
Facilitare l’eliminazionedelmagazzino conmisurefiscali che
agevolino iWrite-OFF a cui lebanchedevono accompagnaremisure
di sostegnodelladomanda..
2_
Puntare all’ampliamentodelmercatodella locazione,mettendosi
nell’ordinedi idee cheuna quota crescentedelladomanda
nonpotrà avere accesso almercatodell’acquisto, anche inpresenza
di unapolitica allocativadel settorebancariobenpiù accomodante
dell’attuale.
3_
Innovare le tecnichedi produzioneper favorireuna compressione
dei costi di costruzione che si traduca inun abbassamento
dei prezzi di vendita.
4_
Promuovereuna revisionedegli accordi territoriali chedisciplinano
le locazioni a canone concordatoper rafforzare gli effetti degli sgravi
fiscali che altrimenti rischierebberodi risultaremodesti.
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