014_015
èdivenuta estremamente
esigente, informata e richiede,
trasversalmente adogni
comparto (residenziale, terziario,
commerciale, hospitality)
prodotti immobiliari semprepiù
performanti, di un’elevata qualità
epersonalizzabili.
Unmercato evolutodeve
determinare, inmaniera
virtuosa, un importante
cambiamento anchenegli
operatori. Affrontare lanuova
realtà con lo stesso approccio
“pre-crisi” è assolutamente
anacronistico e soprattuttomolto
pericoloso, non èpiù ammissibile
“improvvisare”perchéprogettare
unprodottonon aderente alle
esigenzedel target di riferimento,
o conunprezzonon in linea con
i comparables, significa compiere
degli errori che ilmercatonon
èpiùdisposto aperdonare. La
trasformazione che ci si auspica
saràdi ampiaportata, impattando
sia la sfera culturale chequella
operativadi ogni professione
dellafiliera. Conoscere i
nuovi bisogni delladomanda
rappresenta, quindi, il puntodi
partenzadi qualsiasi iniziativa,
siadi piccola chedi grande
dimensione, equindi un’attività
assolutamente strategica: a tale
scopoFIMAAMilanoMonza
&Brianza si èdotatadi uno
strumentodi grandeutilità che
èormai divenutoun riferimento
del settore, “Sentiment del
mercato immobiliaremilanese”.
Quali sarannodunque i prodotti
immobiliari che caratterizzeranno
ilmercatodei prossimi anni?
L’industriadelle costruzioni
èbloccata, comedimostra il
ridottissimonumerodei permessi
di costruire rilasciati lo scorso
anno: nei prossimi 3/4 anni,
pertanto, le compravendite
Gli Agenti Immobiliari rappresentano gli operatori dell’ultimomiglio
della filiera immobiliare, ossia quei professionisti che, con la loro attività,
si confrontano quotidianamente con la domanda e con il mercato e che,
proprio per tale peculiarità, hanno la capacità di rilevare
in “tempo reale” le trasformazioni in essere.
Da questa premessanasce l’intuizione di monitorare queste informazioni
e di raccoglierle inuna indagine che possa divenire uno strumento concreto
per tutti gli operatori.
Il “Sentiment del mercato immobiliare” di FIMAAMilanoMonza&Brianza
costituisce oggigiorno un vero e proprio indicatore del settore che affianca
quelli tradizionali (prezzo transato/locato;
volumi di compravendita/locazione), ma al tempo stesso si pone
come uno strumento innovativo poiché,
rivolgendosi al futuro e non al passato, ha l’obiettivo di individuare
le tendenze in atto per anticipare le trasformazioni e non subirle.
Dall’ultima indagine emerge come, a partire dal dicembre 2013,
si sia registrato un incremento di attività da parte degli operatori
della filiera del Real Estate, conuna sensazione di accelerazione delle attività,
unmaggior numero di appuntamenti e una diffusione del clima di fiducia,
a seguito di un 2° semestre 2013 piuttosto stazionario.
Chi ha la possibilità di acquistare oggi, grazie anche auna ripresa
nell’erogazione dei mutui e nell’accesso al credito, riesce ad ottenere sconti
anche del 20% rispetto ai prezzi del 2010 e del 5% invece su listini
già sottoposti a repricing. Il mercato residenziale inMilano città,
ad esempio, è unmercato di “sostituzione”, caratterizzato
dauna domanda che permane nei confini urbani: rispetto agli scorsi anni
si è verificataun’inversione di tendenza per quanto riguarda il flusso
della domanda che non dimostra apprezzare l’abitazione nell’Hinterland.
Infine, la conoscenza capillare del mercato, del territorio
e della domanda (FIMAA ha circa 2000 associati) rappresenta
un know how fondamentale per l’Associazione: è importante ricordare,
ad esempio, che aMilano città l’assorbimento delle iniziative
(fino a circa 100unità) avviene quasi interamente
inun’areamolto ridotta, inclusa inuna circonferenza teorica
di circa 2 km di diametro, che ha il centro nell’operazione stessa.
Da ciò si evince come qualsiasi tipo di intervento debba essere supportato,
sin dalla fase iniziale, da complesse analisi emarket opinion,
capaci di identificare in dettaglio i competitor, le caratteristiche
della popolazione residente (tipologia della famiglia,
disponibilità economica, ecc) e delle sue richieste.
Il sentiment del mercato immobiliare italiano
Affrontare lanuova realtà
con lo stesso approccio pre-crisi
è assolutamente anacronistico
e soprattuttomolto pericoloso;
non è più ammissibile “improvvisare”
perchè progettare un prodotto non aderente
alle esigenze del target di riferimento
o conun prezzo non in linea con i comparables
significa compiere degli errori
che il mercato non è più disposto a perdonare