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di famiglie che, spinte dalla diffusione dei nuovi strumenti di
informazione e comunicazione globale, quali internet e la tv satellitare si
trasferiscono in Occidente per assicurarsi, da subito, un benessere e una
qualità della vita superiori. Questi nuovi investitori sono oggi più che mai
sensibili alla professionalità e al gusto legato al sistema Italia nel suo
complesso. Il nostro Made in Italy, fatto di tutto quel mondo di piccole
aziende e realtà sinonimo di eccellenza, è riconosciuto oggi come il terzo
brand a livello mondiale e rappresenta un patrimonio insostituibile, vero
e proprio propulsore per un nuovo rinascimento. Le nuove normative
“Golden Visa” rappresentano degli strumenti per aprirsi ai mercati
internazionali, rilanciare il Real Estate e la ripresa socioeconomica del
Paese. Ancora, in un mercato immobiliare bloccato ed in costante
decrescita, in cui gli istituti di credito in primis e gli investitori istituzionali
e non, nazionali e esteri, hanno perso fiducia negli operatori e nelle
proposte ed iniziative da loro offerte sul mercato, c’è un estremo bisogno
di maggior trasparenza e di una diffusione del valore di mercato dei beni
immobili. Tale valore deve nascere da modelli applicati in modo rigoroso
e preciso. Deve rispettare linee guida nazionali e sovranazionali che
permettano a chiunque di poter leggere con chiarezza e semplicità il
percorso logico che lo ha generato. Non può essere soggettivo o
“calcolato” in base al proprio istinto e all’esperienza. Questi due elementi
possono rappresentare un corollario ma le fondamenta devono essere
solide, rigorose e inequivocabili. Proprio partendo da questi presupposti,
una novità è la designazione del titolo REV che offre al mercato un
termine di riferimento per uno svolgimento responsabile dell’incarico nei
confronti dell’interesse pubblico sotteso. Si tenga conto che la valutazione
immobiliare è un elemento chiave di alcuni dei fondamentali processi
che stanno coinvolgendo i nostri mercati tra cui: l’erogazione di credito
ipotecario ivi incluso quello fondiario; la ristrutturazione di aziende in
crisi, ivi inclusi i piani attestati o asseverati; la determinazione del valore
della quota di fondi immobiliari; le operazioni societarie straordinarie
come apporti in natura o affitti di rami d’azienda; le operazioni di
finanza strutturata fra cui mini-bond, cartolarizzazioni, crowdfunding;
l’attività di underwriter per compagnie d’assicurazione per diversi
prodotti assicurativi; i processi di dismissione, riqualifica o sviluppo di aree
con o senza una public and private partnership. Tutto ciò per evidenziare
come per il mondo immobiliare una scorretta valutazione del bene può
generare a cascata una serie di danni più o meno irreparabili, come già
il passato ci ha insegnato. Sempre con la stessa filosofia di ridare fiducia
al mercato, con particolare attenzione a quello primario del debito
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