022_023
SindacoGiulianoPisapia
Fotodi: FilippoRomano
Discorso tenuto
il 13Aprile 2015
presso il Teatro dell’arte
di Triennale diMilano
in occasione del
settantesimo anniversario
di Assimpredil Ance
sindaco
Milano
U
n saluto a tutti i presenti e
grazieper l’invito al vostro
settantesimo compleanno,
invito cheho accettato volentieri.
Un compleannodi 70 anni èun
bel traguardo, si festeggiauna
lunghezzadi tempo consistente,
ma seosservo il sensodi comunità
che inquesti anni siete riusciti a
costruire in fondoèunperiodo
anchebreve: avete costruito
questo significato inpoco tempo.
Il sensodi comunità che la vostra
associazioneè riuscita a creareè
stato fondamentaleper edificare,
nel sensodi dareun contributo
nuovonel nostro territorio, per
costruire lenostre città ed i loro
servizi. Voi siete stati gli attori di
alcuni passi fondamentali per
il nostropaese, passi chiaveper
costruire il futuronostroedelle
nuovegenerazioni. Il vostro70
esimo anniversarioèun traguardo
significativo chemanifesta la
solidità, l’importanzadella
capacitàdi innovarsi di questa
associazioneedell’imprenditoria
edile ingenerale. La vostra
associazioneèunadellepunte
di diamantedellanostra società
e collettività e la collaborazione
che si è sviluppata tradi noi per
meè stata fondamentale.Una
collaborazione cheha cercato
nel dialogo, nel confronto, a
volte anchenellediscussioni,
ma soprattuttonel fare insieme
diversi passi in avanti e cheè
statapermeun arricchimento
personale, ancheprofessionale;
Adestra:
ExpoGate
Committente:
LaTriennale diMilano Servizi Srl,
Expo2015 S.p.A.
Impresa realizzatrice:
ICG Srl, StahlbauPichler Srl,
Fantin S.p.A., I.M.G. Srl
ProgettoArchitettonico:
Alessandro Scandurra
Scandurra StudioArchitettura
Teamdi progetto:
Alessandro Scandurra, NicolaBianchi,
Davide Sala, Giovanni Nardin,
PoéMatteoGeorge
Progetto Strutture:
Redesco Srl
Progetto Impianti:
Coprat soc.coop.
credo inoltre lo sia statoper
tutta la città. Stiamoparlando
della città come costruzionedi
unbene comune, di qualcosadi
condiviso, di luogodi confronto
degli interessi comuni a cui
tutti contribuiamo.Mi avevano
raccontato la tradizioneper
laqualequando si arrivava
all’ultimopianodel tettodi un
edificio simettevaunapianta: ho
ascoltatooggi di quest’altrabella
abitudinedel risotto tutti insieme
quando si termina il cantiere: i
collaboratori, non li chiamate
gli operai dipendenti, insieme ai
dipendenti dei vostri uffici egli
imprenditori.Questoèproprio
il segnodell’associazionismo
cheè statodettoessere anche
qui oggi fondamentalenel
portare avanti gli interessi di una
categoriama inunaprospettiva
di interessi comuni, di quello
chenoi chiamiamo appunto il
bene comune. La città è il bene
comune; la capacitàdi fare
passi avanti anche sulmetodo
di costruzionedella città vuol
direessere consapevoli che si
possono costruiremonumenti
bellissimi che rimarrannonel
futuro creando innovazione
nel presente.Mi ricordo che il
PresidenteDeAlbertis l’anno
scorsonel discorsodell’assemblea
generaleha sostenuto che ci
volevaun cambiodi rotta: io con
gli occhi di chi vi vededa fuori
possodire chequesto cambiodi
rotta c’è stato, c’è statouno scatto
scuole; sui piccoli egrandi
importanti interventi; sulla
riqualificazioneenergeticadei
palazzi cheoggi hannonecessità
di essere ristrutturati ehanno
unapotenzialitàper essere
veramente innovativi. Lepiccole
operehanno il vantaggiodi dare
subitoun segnodi innovazione,
ma soprattutto la capacitàdi
creareun rilanciodell’economia
chepartedaquesti bellissimi
cantieri. Ilmio ringraziamento va
quindi anche alla vostrapassione:
quandounodice “Il nostroè il
lavoropiùbellodelmondo, un
lavoro che ci gratifica anchenelle
difficoltà”, significa che c’èquella
passione che ancheneimomenti
difficili aiuta ad andare avanti.
Ora che siamo adunmomento
fondamentale, adunmomentodi
svolta, io sono sicuro cheproprio
daMilanoedal nostro territorioe
dalla cittàmetropolitanapur con
lemilledifficoltàpossa ripartire
quello slanciodell’economia e
del lavoro chehabisognodella
collaborazionedi tutti. Ringrazio
conquesto anche i sindacati
chepurnelladiversitàdi ruoli
possono creare insiemequelle
condizioni affinchènon si parli
piùdi disoccupazione, scandali,
grandi opere chenonpartono,
ma ci siaquella sintesi di intenti
per cui riusciremo a ripartire
noi ed anche il paese. Equesto
lodobbiamo soprattutto ad
associazioni come la vostra voi.
Grazie
d’orgoglio inquestomomento
di crisi profonda. Edèuno scatto
partito sicuramentedal nostro
territorionel quale il vostro
contributoè stato fondamentalee
lo sarà ancoranel futuro sempre
di più. Leggevooggi l’intervista
del vostropresidentenazionale
che commenta congioia l’addio
allegrandi opere considerate
negli ultimi quindici anni alla
lucedi tutte ledifficoltà insorte,
dei fallimenti, comeunmale
generale. Ionon sogiudicare se
sono stati 15 anni di fallimenti,
non so se siagiusto abbandonare
legrandi opere. Sicuramente
ègiustooccuparsi delleopere
minori, anchedellemanutenzioni
e ripristini, che affrontati insieme
possonoprodurreun cambio
di rottanel nostromododi
costruire la città. E’ per questo
che la collaborazione congli enti
locali è fondamentalepernoi e
per tutti quelli che credononel
nostropaese: è importante che si
pongafine aquesta strategiadi
pensaredi risolvere i problemi del
paese con i tagli agli enti locali
perché solo con il contributodegli
enti locali nell’investirequanto
necessario senza sprechi e creando
tentativi di semplificazione
possiamo tentaredi dareun
futuro ai nostri figli. Ieri, quando
preparavogli appunti per questo
intervento, pensavo adesempio
aquanto sarebbe importante
oggi potere adesempio investire
sulla ristrutturazionedelle
Un ringraziamento
alla vostrapassione