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MatteoBaroni
PresidenteGruppoGiovani Imprenditori Edili Assimpredil Ance
Una spinta innovativa
Gruppo
Giovani
I
nAssimpredilAnce ilGruppo
Giovani Imprenditorinascenel
1992pervolontàdialcunifigli
di costruttori chehanno fortemente
volutoportare leproprie idee,
ipropri contenutie leproprie
volontàall’internodel sistema
associativo.Sindaglialboridel
GruppoGiovani, l’Associazione
tutta,dai vertici imprenditorialia
quellidirigenziali,haaccoltocon
favore sia lapropensionedeigiovani
avolerpartecipareattivamente
allavitaassociativa, sia la loro
spinta innovativa.Siè infatti reso
subitoevidentecome l’obiettivo
primariodeiGiovani fossequello
di “stimolaree sviluppare la
consapevolezzadella funzioneetico-
socialedeigiovani imprenditori, lo
spiritoassociativoe la libera iniziativa,
alfinedi favorirne l’inserimento
nel contesto industriale,economico
e socialedelPaese”, comerecita
tuttora ilRegolamentodelGruppo.
GrazieaiPresidentieaimembridel
ConsiglioDirettivo, iGiovanihanno
da subito iniziatoaorganizzare
attivitàdipromozioneedi
formazione,finalizzatea sviluppare
quei valoriassociativipropridel
mondodel compartoedilizio; in
aggiunta, igiovanihannoavuto
mododi veicolareall’esternouna
rinnovata immaginedellacategoria
dei costruttori, contribuendoal
tempo stessoaportareall’interno
dellavitaassociativanuove ideee
progetti,organizzando iniziative tese
adapprofondire laconoscenzadegli
aspettieconomici, sociali, tecnici,
politicieculturalidell’industria
ingeneraleedel settoredelle
costruzioni inparticolare.Grazie
alleottimecapacitàrelazionali
deiprimiPresidentidelGruppo
propriattoridirigenzialiall’interno
delleproprieaziende. Il ruolodei
Giovaniall’internodell’Associazione
territorialeenazionaleèora
quellodi traghettare il settore
dellecostruzioni versounanuova
prospettivaeversounanuova ideadi
edilizia,puntando sull’innovazione
per fronteggiare lacrisie investendo
semprepiù sulla formazionee sulle
risorseumane.Nessunaltromeglio
dei ragazzi chevivono ilpresente,
celere, immediatoe tumidodi
mutamenti,puòessere ingrado
di introdurre lenuove tecnologie
ed inuovimezzidi comunicazione
all’internodelledinamicheaziendali
delmondodell’edilizia, che sono
state, forsepiùdialtrerealtà
industriali,meno toccatedaiprocessi
di innovazione.Comepiùvolteha
evidenziato ilPastPresidentdel
GruppoGiovaniNazionale,Filippo
dellePiane, ilmododi comunicare il
propriobrande ilproprioprodotto
ècambiato inmanieraradicale:per
moltianni c’è statounmercatopush,
dove l’aziendametteva ilprodotto in
vetrinaed il clientecomprava.Ora
siè invecepassatiadunapproccio
pull, incuiè ilproduttoreadover
chiederealmercatocosa serve
eaprodurredi conseguenza.
Sonoquindi igiovani, cheoggi si
stanno facendocaricodellenuove
tecnologieedellenuovemodalità
operativeall’internodelleaziende,
apoterdarequel contributounico
verso ilmondo futuro, andando
anchea tamponareeadovviarea
quellacomprensibile indifferenza,
senonavolteostilità,dei loropadri
edei lorononni. IlGruppoGiovani
diAssimpredilANCEè stato, a livello
nazionale,unadelleprimerealtà
acomprenderequestanecessitàdi
Giovani, lanostrarealtà territoriale
è stata ingrado sindall’iniziodi
“instaurarerapportiedi favorire
gli incontri conglialtriorganismi
nazionaliedesteri,nonchécon il
mondoaccademico socio-culturale
e scientificomediantedibattiti corsi
econvegni”.Questacaratteristicae
questavolontàdi crescitacontinua
hannopermeato imandatidi tutti
iPresidenti successivi, andandoa
plasmareuna storicitàdi corsi,di
occasionididatticheediopportunità
di incontrodavverounicanel suo
genere.Certamente il ruolodel
Giovane Imprenditore, soprattutto
nel settoredellecostruzioni,ha
subìtonegliultimianniunnotevole
cambiamento, sia inaziendache in
Associazione: inizialmente lo scopo
primarionell’uniregiovanifiglidi
imprenditori risiedeva infattinella
propensioneassociativaavolerli
inserirenel contesto industrialee
anche socialedellanostracittà. I
giovaniassociati,quindi, si trovavano
acrescereassociativamentee
contestualmentenelmondodel
lavoro, coadiuvati siadal contesto
privatochedal contestoANCE.
Nell’ultimodecennio lanatura
e il tessutodellenostre imprese
associate sonoradicalmente
cambiati,paripassocon lanuova
realtà socioeconomicacheha
purtroppodisintegrato ilnostro
tessuto industriale. Ilgiovane
imprenditoreche siaffacciaoggi
allanostraAssociazionenonèpiù
lo studenteo ilgiovane laureatoche
vieneaccompagnatonelpercorsodi
crescita imprenditoriale;nell’ultimo
periodo inuoviassociatie igiovani
imprenditori che siaffacciano
alnostroGruppo sonopassati
dall’essere“figli-di”adessereverie
cambiamento, appoggiatoanche
daunadirigenzaeadunesecutivo
illuminato, chehanno lasciato spazio
alla sperimentazionee lacrescita.
Ènellanostra territorialecheper
leprimevolte siè sentitoparlare
diBIM,dipotenzialitàdi social
network,di formazionea tutto tondo
diparipassoconnuove tecnologie
emodalitàdiapprocciopratico
all’azienda.Sarebbe infineriduttivo
concludereunapresentazionediuna
realtàgiovane senzadare ilgiusto
pesoancheallo spiritoconvivialeed
informalechepermea ilGruppo
Giovani.Gli incontrimensilia
Roma, leoccasionidi convegni,gli
appuntamenti con lealtre territoriali
italiane sonouno spuntounico
di crescita siaprofessionaleche
personale;gli incontrie idibattiti
con i coetaneidialtrerealtà italiane
sonounmodomoltoutileper
mettersiaconfrontocon tematiche
similari, anche sedeclinatecon
sfumaturediverse,enonraramente
capitache si creinorapporti
personali checontinuanoanche
fuoridallarealtàassociativa.Siamo
GruppoGiovani,Associazione,
Imprenditori,Lavoratori,Figlie
Figlie,ma soprattuttoragazzi, che
stannovivendounodeimomenti
piùdifficili che lanostranazione
abbiamaiattraversato,macheuniti,
con lacondivisionedi ideali similari,
con lavogliadi crescereecon
l’indiscussoamoreperquestoPaese,
stannocambiando ilpanorama
imprenditoriale italianocomemai
prima, accompagnati sempreda
queigenitori chehanno trasmesso
in tuttinoi lapassioneper il lavoro
del costruttore e lapredilezione
perquel fantasticomondocheè il
cantiere.
StefanoDellaTorre
PolitecnicodiMilano
Direttoredi dipartimentoABC:
Architettura, ingegneriadelle costruzioni ed ambiente costruito
L’industria come committente
Poli
Mi
C
omeDirettoredi
Dipartimento, docente
dell’Ateneo, ed esponente
della ricerca che in esso si
esprime cercodi descrivere le
peculiarità chedevono essere
propriedellanostra realtà:
l’universitàdaunapartedeve
essere visionaria, quindi fare
ricerca spessoguidatada
intuizioni a loro volta liberamente
sollecitatedal un confronto
quotidiano con la realtà; dall’altra
è fondamentale il suo essereben
radicatanella realtàproduttiva ed
industrialedel nostro territorio,
esserneunaparte connessa e
indispensabile all’internodel
processo. L’universitàha la
triplicimissionedi farenel suo
corebusiness la formazione, la
ricerca, i servizi e la consulenza
ed è fondamentale chequeste
tre cosenon vengano eseguite
separatamentemaquasi in
successione che si innova
circolarmente: la formazione
esprimeuno statodell’arte;
la ricerca avanza in strade
inesplorate; la consulenza forte
dei primi due stepdeve risolvere
i problemi conuna visione che
anticipi i cambiamenti. Come
problem solver lavoriamoper
ladigitalizzazionedi processi
equestomodello, se applicato
al settoredelle costruzioni,
vuol dire lavorareproporre
una innovazione radicale inun
settore chedadecenni teorizza
un tipodi industrializzazione
chenon èmai avvenuta. Come
università ci siamo trovati più
volte anche in tempi non sospetti,
lontanodalle crisi edallebolle
immobiliari, a ragionare insieme
ad esponenti dellafilieradel
mondodelle costruzioni sulle
prospettivedi un settore; questo
lavorodi compartecipazione con
aziende e associazioni, tra cui
cheuna certa lungimiranza
non è andatadispersa.
Garantendo la formazionenoi
giochiamo sull’innovazione
che è il nostro corebusiness, e
diventiamonecessariamente i
protagonisti di una formazione
rinnovata: inquestamaniera
sentiamodi cofinanziare la
nostra committenza conun
rinnovamento cognitivo. Tutti
siamo stati studenti, tutti passano
dall’universitàdiventando
quest’ultimaun luogo strategico
per il rinnovamentodel processo.
Inquestomomento l’università
si candida amettere insieme
i diversi pezzi dellafiliera ed
il processodi sostenibilitàdel
settore,mmanonpuò farlo senza
le associazioni. L’industrianon
ènecessariamente candidata
a fare ricercama ilmomento
associativo, qualequello
rappresentatodaAssimpredil
nei confronti delle sue imprese,
diventa il luogoprivilegiato
per la raccoltadelle istanze e la
loromessa a tema sotto forma
di nuovi orizzonti di ricerca.
L’università lavora a ridossodi
questimomenti: noi che abbiamo
nella ricercaunodei nostri
compiti statutari troviamoperciò
inquesto tipodi relazioni con
le associazioni, quale tramite
per l’industria che vi stadietro,
il giustomezzoper rendere la
ricerca viva e la formazionepiù
aderente al contemporaneo.
Per questo relazioni quali quelle
che abbiamo tutt’ora conAnce
Milano sonoda salvaguardare
edonorare con l’impegnodi cui
siamo capaci e la riconoscenza
per ilmutuodialogo.
Nella foto:
undettagliodelle decorazioni
inpietrad’Angeradi unodei cortili
dellaCaGranda
Assimpredil, è stato fondamentale
per dare contenuti di realtà ed
ispirazione allenostre ricerche;
anni di ragionamenti comuni
edibattiti condivisi dimostrano