DEDALO 42 doppia PUBBLICATO - page 38-39

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FrancescoBianchi*
* la caricadi segretario è stata
successivamente ricopertada
FabioDel Carro
Un ruolo importante:
l’associazionismo
SegretarioProvinciale
F.I.L.C.A.- C.I.S.L.
MilanoMetropoli
C
i sonomomenti che
aiutano ad analizzare il
tempo che stiamo vivendo:
la celebrazionedei vostri 70 anni
di attività come associazione
èunodi questi. Ladomanda
che ci dobbiamoporreè la
seguente: l’associazionismo, ed
inparticolarequello che vede
comeprotagoniste leparti sociali
- imprenditoriali e sindacali -, ha
ancoraun ruolo importantenel
Paese?E’ difficile rispondere,
ma ladomandaèd’obbligo, e la
rispostapuòesseredata solodopo
avere tracciatounquadro, seppure
rapido, della situazione. L’Italia
oggi appareunPaese inoperoso,
per certi versi svogliato.Da troppi
anni il reddito realemedionon
aumentae lapoliticanon riesce
adoffrire risposte concrete ad
un contesto sociale in cui l’unico
segnopiùè l’invecchiamento
dellapopolazione, facendo così
crescere la consapevolezza che
siamo fermi, non facciamo, non
creiamo, non costruiamonulla
di importante, non risolviamo
nessunodei problemi che ci
preoccupano.Questa situazione
di incertezzaèunpotente fattore
di individualizzazione; l’ideadi
un interesse comunediventa
semprepiùnebulosa. Cresce,
quindi, il fastidionei confronti
delle associazioni collettiveenel
contempo si sviluppauna cultura
egoistica. Semprepiù spesso
si sente affermare che leparti
sociali, di fronte aimutamenti
economici in attonella società,
abbianoesaurito il suo ruolo.
Tradotto: leorganizzazioni
nateper tutelaregli interessi di
impresee lavoratori sonodelle
istituzioni ostili al cambiamento.
Permodificarequestogiudizio
nei nostri riguardi occorre
avere il coraggiodi cambiare
radicalmente ilmododi porci
all’internodel nostromondo.Noi
abbiamouno strumento che tutti
ci invidianoe che frapochi anni
celebrerà i cent’anni di attività:
laCassaEdilediMilano, Lodi
eMonzaBrianza. Inpassato la
CassaEdile rappresentavauna
risposta concreta ai problemi
delle impreseedei lavoratori.
Attraverso labilateralità abbiamo
trovato soluzioni innovative,
leggendo, addirittura anticipando,
i cambiamenti del settore.
Dobbiamo riprenderci lo spirito
di quei tempi, guardando avanti,
magari conprogetti anchemolto
ambiziosi.Qualche anno fa,
insieme, avevamo iniziato
unpercorsoper costruire
“La cittadelladell’edilizia”,
chenon volevaessereuna
semplice sedeunicadegli enti
(CassaEdile, Esem, Cpt, Asle),
bensì un luogodovepoter
approfondire alcuni temi
strutturali del settore (infortuni,
malattieprofessionali, risparmio
energeticoebioedilizia,materiali
nocivi nel processoproduttivo
del cantiere, nuovimateriali
enuove tecnologie legate alla
sicurezza sui luoghi di lavoro,
gestionedelmercatodel lavoro
…) e sperimentare ipotesi di
lavoroutili alla soluzionedei
problemi: diventare, cioè, un
puntodi riferimento conosciutoe
frequentatodai lavoratori edalle
imprese,ma ancheda tutti gli
operatori dell’edilizia, consapevoli
che il raggiungimentodi questi
obiettivi richiede tempi emodalità
applicative che vannomonitorate
e verificate costantementedalle
parti sociali (la costituzionedi una
veraepropria cabinadi regia).
Quel progetto, amiogiudizio, è
ancora valido. L’obiettivo resta
quellodi costruire sinergiee
collaborazioni con tutto coloro
che studianoda tempo il nostro
settore, come leuniversitàe
gli istituti di ricerca. Attraverso
queste sinergie si potrebbero
aprire strade in cui labilateralità
sarebbe al serviziodelmondo
esterno. Essere al servizio anche
dei comuni edelle istituzione
potrebbeessere la chiaveper
promuovere il lavorodelle
impresenella riqualificazione.
Perché se il sistemabilaterale
intercetta il 40% inmenodelle
aziendeuna risposta concreta
potrebbeessere rappresentatada
questamodalità. I fondi europei,
quelli della regioneequelli
statali dell’ambiente sonouna
modalitàdi approccio chemessa
adisposizionedelle istituzioni
semprepiù interessatedal taglio
dei fondi potrebbe rappresentare
una spintapropulsivamolto
interessante.Maper farequesto,
dobbiamomettere inmotouna
riorganizzazionedi sistema che
elabori piani industriali finalizzati
a verificare la sostenibilitàdel
sistemabilaterale; cheporti
avanti queste iniziative anche
attraverso accorpamenti fra
enti a livello regionale: solo così
potremo ritrovarci fra altri 70
anni consapevoli di averdatoun
contributo concreto al settore
edile, cambiandolo inmeglioe
non subendo il cambiamento.
EnricoVizza
Le relazioni
sindacali?
Un’opportunità
SegretarioGenerale
Fe.N.E.A.L.-U.I.L.
Milano, Lodi,
Pavia
I
nnanzituttoauguriPresidente
DeAlbertiseauguri a tutta
laGiuntaecollaboratoridi
Assimpredilperquesto importante
traguardo. Settant’ annidi storia,di
tradizioni,di lavoro,di costruzioni
cheosservando il videoche
abbiamoappenavisto scorrere
mihanno fatto fareuna serie
di riflessioni,nonultimaquella
di ricordare lamiaesperienza
dimuratoreprimadi iniziare il
miopercorsocon l’incaricodi
SindacalistaallaFe.N.E.A.L.U.I.L.
Uomini cheaffrontano sfide
quotidianamente, imprenditori
pergenerazioni, ambienti
riqualificati, città ricostruite
convoltimoderni come sviluppare
intelligenzechemuovono
l’ economia, anche tuttoquesto
èessereCostruttori.Èunonore
permeeper l’organizzazioneche
rappresento, laFe.N.E.A.L.U.I.L.
diMilanoLodiPaviapartecipare
aquesta iniziativadiAssimpredil.
Sepur siamoabituati edistinguere
i ruoli,RappresentanteSindacale
daunaparteeRappresentante
Datorialedall’ altra,nonnego
mai ilmiocontributoalmondo
imprenditorialediquesto
paese. ImpresaeLavoratore,
sono la forzadel settoredelle
Costruzioni,uno investecapitali
e intelligenzecreando sistema,
l’ altroprofessionalità, costanza
econdivisionenella struttura
aziendale.Mipermettodi
sottolineare inquesta salanutritadi
Imprenditori e rappresentantidelle
Istituzioni che ilpaeseha “bisogno
dell’Edilizia”eche le Istituzioni
devonoavere laconsapevolezza
che il settoredell’Edilizianonè
rappresentato solodainumeri,
maungrande settorechehadato
eancoradipiùpuòdareper il
rilanciodelpaese. Ilmioaugurio
èche il camminoproseguiper
costruire iprossimi settant’ anni:per
un settoreedile forte,pulito, sicuro
eproduttivo incui le relazioni
sindacalinon sianovistecomeun
vincolo,maun’opportunitàper
ImpresaeLavoratore rilanciando
ilnostro sistemaBilateraleCassa
Edile,EnteScuolaeCPTper la
Sicurezzaa serviziodi Impresee
Lavoratoriperunpaesemigliore.
GabrieleRocchi
Un’ insostituibile
bilateralità
SegretarioGenerale
F.I.L.L.E.A.-C.G.I.L.
Milano
I
settant’annidiAssimpredil-
Ance rappresentanoun
traguardo significativonon
soloper l’Associazionemaanche
per ilpanoramaedilemilanese
e, inpiù, offronopiùdiuno
spuntodi riflessionea tutti gli
attori sociali legati aquesto settore
merceologico.Le relazioni sindacali
inediliziahanno, amioavviso,
alcuni trattidi assolutaoriginalità
rispettoaquantoavvienenegli
altri settorimerceologici. Seda
un latononc’èalcundubbio
che l’appartenenzadellenostre
categoriealle treconfederazioni
nazionali (C.G.I.L.,C.I.S.L.,
U.I.L)e l’adesionediAncea
Confindustria regolino il confronto
tra leparti all’internodella
cornicegeneraledelle relazioni
sindacalinazionali, èaltresì
veroche lapresenzanelnostro
settoredellabilateralità implichi
necessariamentealcune specificità
che si riflettononel rapporto tra le
parti sociali categoriali.Ciòavviene
a livellonazionalemaanche, e
soprattutto, inquello territoriale
dove lagestionepariteticadegli
enti vedecomeprotagonisti i
medesimi soggetti chedannovita
quotidianamentealle relazioni
sindacalidi categoria.Ciclicamente
ritornanoattacchidiffusi alla
bilateralità: avolteda “fuocoamico”
(chi sostiene inambito sindacale
che lacogestionepossagenerare
confusionee indebitacommistione
tra leparti).Più spessodapartedi
chi ritienecheeliminandogli enti
si libererebbero risorseeconomiche
avantaggiodi impresee lavoratori.
La realtàmilanesedimostra
quantoquesteconsiderazioni
siano francamentepoveredi
contenuti.Hoavuto l’opportunità,
per treanni,di ricoprire l’incarico
diVicepresidentedellaCassa
EdilediMilanoequestononha
mai comportato inalcunmodo
una limitazionedell’autonomia
sindacalemiaodell’organizzazione
che rappresento;provane
ècheanchenel triennio in
oggettonon sonomancati i
momentidi confronto serrato
con lacontropartedatoriale.
Perquantoattienealla funzione
insostituibiledellabilateralitàè
sufficientepensareaquantovenga
concretamente realizzato,nel
nostro territorio,daCassaEdile,
EsemeCptperpotersi rendere
contodi come sarebbediverso
lo scenariodelnostro settorea
Milano,Monza,LegnanoeLodi se
questi entinon svolgessero la loro
quotidianaattività; inparticolare,
inun settorecosì frammentato,
lagaranziadi applicazionedi
quantodispostodalContratto
CollettivoNazionaleedalContratto
IntegrativoProvinciale sarebbe
purautopia. Il lavorodi cogestione
degli entibilaterali èunodegli
aspetti incui storicamente trova
riscontro lapositivitàdelle relazioni
che intercorrono traAssimpredil-
AnceeF.I.L.L.E.A., F.I.L.C.A. e
FeN.E.A.L.diMilano: ciascuna
parte fa il suomestiereeassolve la
funzionedi rappresentanzaverso
lapropriaplateadi riferimentoma,
inqualitàdi amministratoridegli
enti, si lavora insiemepercercare
diottenere imigliori risultatidi
gestione.La rappresentanzaèun
temacheaccomunaentrambe le
parti e, amiogiudizio, evidenzia
unadifficoltàcomunechenel
corsodegli anni staaumentando.
La frammentazionedel settoreè
unproblemaper leOrganizzazioni
Sindacali che, aldilàdelnumero
degli iscritti, faticanoacostruire
unabaseassociativacon le stesse
caratteristichediquelladeidecenni
scorsimaèunproblemaanche
perAssimpredil-Anceche, allo
stessomodo,deve interrogarsi su
quanto riescaadesserepienamente
rappresentativadell’attualemondo
datorialeedile.La ricomposizione
dellafilieraproduttiva,
l’innovazionediprocessoedi
prodotto, leaggregazioni verticali
eorizzontalipossonoessereuna
chiavedi voltaperdeterminare
nuovecondizioninel settore,più
stabili epiù radicatenel territorio,
dacui anche leparti sociali edili
milanesine trarrebberobenefici in
terminidi rappresentatività.Alcuni
diquesti aspetti, tra l’altro, sono
stati approfonditinel “Rapporto
congiunturale” realizzatodal
PolitecnicodiMilanopercontodi
F.I.L.L.E.A., F.I.L.C.A. eFe.N.E.A.L.
echeè stato recentemente
presentatoallaTriennalediMilano
con lapartecipazione, tragli altri,
delPresidentediAssimpredil-Ance
Ing.ClaudioDeAlbertis.Oltreal
confronto sui temi contrattuali e
al lavoronegli entibilaterali, in
questi anniAssimpredil-Anceè
stataprotagonista inpiùoccasioni,
insiemeallecategorie sindacali
edilimilanesi,di accordipattizi
molto significativi. Iprotocolli
aventiperoggetto regolaritàe
sicurezza siglati inPrefettura, quelli
sottoscritti conExpo, congli enti
ispettivi, con ilComunediMilano,
lacontrattazioned’anticipo: questo
sistemadi relazioni sindacali
rappresentaunmodellovirtuoso
(echeandrebbeesteso ilpiù
possibile)edègiusto riconosceread
Assimpredil-Ancedi aver svoltoun
ruoloproficuo inquestadirezione.
Restaunpuntocheperentrambe
leparti socialideveesserevissuto
comeungrandeproblema irrisolto
e sucui concentraregli sforziper
gli anni avenire: la legalitàed il
rispettodelle regole.Nonostante
gli sforzi fatti e i risultati chepur
sono stati raggiunti, ancheaMilano
il settoremerceologicoedile
continuaadavere seriproblemi
perquanto riguarda lapiena
esigibilitàdi leggi econtratti ed il
rispettodellenormevigenti. Il tema
ècomplicatoequesti lunghissimi
annidi crisi certamentenon
hanno reso la soluzionepiùvicina.
Questaperòèunaquestione seria
epreoccupante,non soloperchè
la legalitàèunbene in sèper
qualunquedemocraziacheaffermi
lo statodidiritto,maèqualcosa
chedeterminapesantemente le
condizionidi vitaquotidianadei
lavoratori (bastipensare, inprimo
luogo, a retribuzionee sicurezza)
e lacapacitàdelle impresedi
stare sulmercato(dumpingda
partedelle imprese irregolari).
Unapossibilitàci èdataabreve
edèquelladel confronto sul
rinnovodel contratto integrativo
provinciale; se leparti sociali edili
milanesimanifesteranno lavolontà
comunedidareconcretezzaaciò
che spessovieneaffermatodurante
occasionipubblichecomeconvegni
e seminari, credoche insieme
potrannoesserecompiutipassi
avanti significativinel cammino
verso la legalità.Un salutoeancora
auguri adAssimpredil-Anceper i
suoi settant’anni.
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