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dagli archivi
Storia
di un’Associazione
Qui sotto:
Relazione del Presidente Bassanini
all’AssembleaGenerale del 24 aprile 1952
Il Giornale dei costruttori:
l’organo d’informazione del Collegio
lombardo delle imprese edili,
la cui pubblicazione venne approvata
dal Consiglio direttivo nella seduta
del 5novembre 1945. Il Giornale
viene pubblicato dal 1946 al 1968,
inizialmente a cadenza quindicinale
e poi decadale. Nel numero del luglio
1954 le celebrazioni di inaugurazione
dellanuova sede di Via S.Maurilio.
Testodi: EnricoBerbenni
1945-1953
I primi anni (1945_1953)
Al terminedella seconda guerra
mondialeMilano èunadelle
città italianepiùdanneggiatedai
bombardamenti enei primi anni
dopo il conflitto la ricostruzione
è rallentatadallanecessitàdi
darepriorità alla rimozionedelle
macerie. L’attività costruttiva
riprende inmododeciso solo
dal 1950, quando il capoluogo
lombardo assumeunaposizione
di trainoper il settore edilizio
nazionale.
Inquesta situazione si apronoper
i costruttori prospettivenuove e
per affrontarle almeglio appare
necessario ridefinire i tratti
dellapropria organizzazione, a
maggior ragioneora che, con la
cadutadel fascismo, è crollato
anche il rigido inquadramento
impostodal regime a ogni libera
espressione rappresentativa.
AMilano la ricostituzionedi
un’organizzazione liberadi
categoria avvienefindall’aprile
del 1945, grazie alla creazionedi
una consultaprovvisoria cheha il
compitodi tutelarne gli interessi,
di promuovere la costituzione
dell’associazioneprofessionale
edi provvedere allepratiche
relative allapredisposizionedello
statuto.
La consultanonoptaper
un’adesione “dimassa” dei
costruttori edili all’Associazione
industriale lombarda,ma
sostiene la formazionedi un ente
giuridicamente indipendente
eoperativamente autonomo
per assegnare allanascente
organizzazioneunpostoben
definito all’internodel panorama
industriale italiano. Si costituisce
così, il 26 luglio1945, una
nuova associazionedi categoria,
il Collegio lombardodelle
imprese edili ed affini, che l’anno
seguentediventa il Collegio
delle imprese edili ed affini della
provinciadiMilano.
Poiché il Collegio eAssolombarda
attribuiscono grande importanza
alle relazioni sindacali, nell’aprile
del 1946 stabiliscono, in via
sperimentale, un accordodi
collaborazione inbase al quale
il primo assume la funzione
di sindacatodi categoriadella
seconda, «prendendo atto che
l’Associazione stessa considererà
ad essa associate anche tutte le
imprese attualmente aderenti, e
quelle che in avvenire aderiranno
al Collegio e chequindi passerà
al Collegio i propri soci edili
(col loro consenso) e in avvenire
non accoglierà soci edili senon
attraverso il CollegioLombardo».
Nello stessoperiodo il Collegio
entra in trattative con laCamera
del lavoroper lafirmadel
contratto collettivodi lavoro
degli edili. Nel 1946, insieme alle
organizzazioni sindacali viene
riattivata epotenziata laCassa
Edile, sortanel 1919, chediverrà
unmodelloper tutta la categoria.
Nel 1950poi, facendo seguito alla
stipuladel contrattonazionale
di categoria, il Collegio intavola
trattative con i rappresentanti dei
lavoratori per raggiungereun
accordo inmerito al contratto
provinciale integrativo.
Allaprima assembleadel Collegio
sonopresenti tutti i firmatari
dell’atto costitutivo, oltre a
116 soci chehannopresentato
domandadi ammissione, per
un totale complessivodi 143
aderenti che rappresentano
la componenteprincipaledel
settore ediliziomilanese. Il
primopresidentedel Collegio è
AmbrogioGadola, esponentedi
puntadei costruttori lombardi,
sostituitonegli anni seguenti da
altri nomi storici del settore come
PaoloLodigiani(1947-1949),
BrunoChiesa (1949-1951) e
AntonioBassanini (1951-1954).
Findai primi anni il Collegio
si sforzadi ampliare il proprio
orizzonteoperativo, proponendo
agli altri collegi lombardi di
dar vita aunorganismo a
giurisdizione regionale.Questa
proposta, che anticipadi circa
trent’anni la creazionedel Centro
regionale lombardoper l’edilizia,
pur non ricevendo l’appoggio
delle associazioni consorelle
testimonia l’azionepropositiva
edi coordinamento svolta
dall’organizzazionemilanese che
nel 1950 comprendeormai quasi
il 70%delle circa 2.500 imprese
attivenellaprovinciadiMilano,
risultando lapiù importante
associazioneprovincialedi
costruttori su scalanazionale.
Da subito l’associazionepunta
decisamente indirezione
del gradualemiglioramento
e ampliamentodell’offerta
di servizi destinati ai soci,
soprattuttodi natura informativa
edi assistenza tecnico-legale. E
poiché al Collegio aderiscono
prevalentemente impresedi
piccoledimensioni si privilegia
un serviziodi consulenza a
lorodedicato, inmodo che
possano contare suun referente
qualificato a supportodella
propria attività imprenditoriale.
Inoltre già afine 1945
i soci possono contare
sull’organoufficialedi stampa
dell’associazione, «Il Giornale
dei costruttori », a cui è affidato
il compitodi pubblicare le
comunicazioni del Collegio, i
listini prezzi e lenorme sindacali
edi trattare ancheproblemi di
interesse generaledella categoria,
comequellodella ricostruzione
della città gravemente
danneggiata, dei piani regolatori,
dellaproduzione edistribuzione
deimateriali.
Tra il primo e il secondo ciclo
edilizio (1954-1973)
Il periodo trametà anni
cinquanta eprimi anni settanta,
mentre lancia l’Italia tra leprime
potenze industriali almondo,
vede susseguirsi duedistinti
cicli edilizi. Il primo (1954-
1963) coincide con gli anni
del “miracolo economico” ed è
caratterizzatodal prevaleredelle
nuove costruzioni con le grandi
areemetropolitanedell’Italia
settentrionale che fanno laparte
del leone. Il secondo (1964-
1973) vede inveceundeciso
incrementodei rinnovi rispetto
allenuove costruzioni e coincide
conunprimo rallentamento
della crescitadel Paese e con la
finalebattutad’arresto imposta
dal primo shockpetrolifero, che
interrompebruscamenteun
ventenniodi crescita straordinaria
del comparto edilizio-immobiliare
milanese.
L’evoluzionedelmercato edilizio
inquestoperiodomodifica
inmodo sensibile il contesto
in cui opera l’associazione
dei costruttori, allora guidata
dai presidenti Giovanni
Marzoli (1954-1957), Riccardo
Ranza (1957-1960), Renato
Morganti(1960-1963), Giannino
Rusconi (1963-1969) eCarlo
Mangiarotti (1969-1972).
Il Collegio infatti, daun lato
intensifica i rapporti con i
principali enti pubblici eprivati,
di categoria enon, quali Ance,
Confindustria, Assolombarda,
Cameradi commercio, Comune
diMilano; dall’altro, nel 1971,
si dota, di pari passo con
l’evoluzionedell’apparato
amministrativopubblico, di
un livello regionale: il Centro
regionale lombardoper l’edilizia
(Centredil), con sede aMilano,
che riunisce leorganizzazioni
edili dellaLombardia e rafforza la
loro collaborazione.
Inquesti anni l’associazione
prosegue sulla stradadel
potenziamentodei servizi offerti
ai soci. Significativo inproposito è
il contributoofferto indirezione
di unamigliore conoscenzadel
mercato ediliziograzie al ruolodi
primopiano svoltodal Collegio
nella creazione, avvenutanel
1965, del Centroper le ricerche
economiche sociologiche edi
mercatonell’edilizia (Cresme),
presiedutodaBrunoChiesa. Nel
1972 vienepoi creato il Centro
studi, la cui guida è affidata a
RiccardoMeregaglia, con lo
scopodi curare l’immagine
1954-1973
A sinistra:
1969- il presidente Rusconi consegna
la targa d’oro I categoria al titolare
dellaCastelli costruzioni Edilizie S.p.a.
Dr Giovanni Castelli
In alto:
Festa di congedo
del primo direttore
GiovanniManganaro,
nel 1968
A destra:
Visita ai cantieri
dellaMM1nei primi
anni 60