di offerta causato da erronee aspettative
dei mercati di un “lungo boom” economico
e da un eccesso di finanziarizzazione
dell’economia reale;
-è caratterizzata da problematiche di bilancio
e di liquidità anche in capo a Stati e banche;
-si scontra con vincoli di stabilità e di rigore
a livello sovranazionale.
Le leve tradizionali di politica monetaria
si sono rivelate fino ad oggi scarsamente
efficaci per il superamento della crisi dovuta a:
-politica monetaria accentrata a livello
europeo a fronte di problematiche ed
esigenze diverse degli stati membri;
-un sistema bancario in questa crisi non
in grado di funzionare da “cinghia di
trasmissione” delle politiche monetarie
espansive.
L’uscita dalla crisi si sta dimostrando molto
più lenta rispetto alle crisi passate,
ma soprattutto è difficile prevedere quando
si ritornerà ai livelli pre-crisi
L’Italia è stato uno dei paesi maggiormente
colpiti dalla crisi, come esemplificato
nel grafico 1.
Difficile prevedere quando si tornerà a livelli
pre-crisi, per cui necessariamente si devono
applicare dei tassi di crescita statistici (e medi)
e calcolare quale livello dei PIL si avrà tra “X”
anni come si evince dal grafico 2.
Adeguamento al contesto e rischi
di una mancata flessibilità.
Numerosi studi da noi effettuati come si vede
nei grafici 3 e 4 dimostrano come:
-le performance di aziende dello stesso settore
possano divergere sensibilmente in tale
contesto economico;
-vi sia forte correlazione tra la performance
economica e la pianificazione del proprio
percorso strategico da parte di una impresa.
È pertanto possibile identificare “Vittime”
ed “Eroi” in tale scenario. Appare una
definizione “romantica”, tuttavia ad essa
sottostanno chiare evidenze numeriche.
Come si evince nel grafico 4 in periodo di crisi
economica il 36% delle aziende del primo
quartile
(1)
è sceso di due o più quartili,
mentre in periodo di crescita economica
tale fenomeno ha interessato solo il 29%
delle aziende. Viceversa, in periodo di crisi
economica il 38% delle aziende dell’ultimo
quartile è salito di due o più quartili, sebbene
in periodo di crescita economica tale
fenomeno abbia interessato solo il 25%
delle aziende. I quartili sono definiti
in base ad un mix di utile netto e tasso
di crescita nelle vendite.
(Fonte: S&P Compustat; analisi Bain)
Pianificazione di breve
e percorso strategico di medio-lungo
Gli imprenditori devono essere protagonisti
attivi del processo, ovvero convincersi che “il
cosa fare” non può discendere da un processo
Gli imprenditori devono essere protagonisti attivi
del processo, ovvero convincersi che “il cosa fare”
non può discendere da un processo guidato
dall’esterno, né tanto meno da terzi
(1) I quartili sono definiti in base ad un mix
di utile netto e tasso di crescita nelle vendite
(Fonte: S&P Compustat; analisi Bain)
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