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(15-20% in media per le soluzioni usate). Rispetto al quadro delineato
nel 2012, come anticipato, alcuni elementi ci fanno guardare alla
situazione con maggiore ottimismo. Per quanto riguarda le
compravendite residenziali, i dati forniti dall’Agenzia del Territorio, in
riferimento al primo semestre dell’anno, hanno mostrato un ulteriore
calo tendenziale, ma con tassi negativi in decelerazione rispetto a quanto
evidenziato nel 2012. A livello complessivo, nel primo semestre del 2013 si
sono realizzate 203.121 transazioni, -11,6% rispetto al primo semestre
2012. I dati Crif relativi ai primi sei mesi dell’anno hanno mostrato
ancora una volta un calo nel numero delle richieste di mutuo pari al
–10% rispetto al primo semestre del 2012, ma si sono avuti segnali in
controtendenza per il mese di luglio che ha segnato un +2% rispetto a
luglio 2012 e per il mese di agosto (+4,1% tendenziale) e per il mese di
settembre (+7,3%). Tutti questi elementi testimoniano un clima di
maggiore fiducia, rispetto alla situazione delineata lo scorso anno. La 
domanda di prime abitazioni da parte delle categorie con redditi medio-
bassi fatica tuttavia ancora ad essere soddisfatta. Sul fronte erogazioni, i
dati Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti per l’acquisto di abitazioni a
famiglie consumatrici, indicano infatti ancora un calo tendenziale per il
primo semestre del 2013 pari al -18,3%. Alla luce di questo, riteniamo sia
stato di primaria importanza inserire tra le premesse del  Dl 102/31
agosto, il cui testo definitivo di conversione in legge è in attesa di essere
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale: “la straordinaria necessità ed urgenza
di attivare misure che favoriscano l’accesso al bene casa, anche attraverso
il sostegno di mutui meritevoli di intervento sociale e la riduzione
dell’imposizione sui redditi derivanti dalle locazioni”. In particolare, si
segnala l’incremento di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e
2015 della dotazione del Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto
della prima casa, la cui destinazione abbia particolare riguardo nei
confronti delle famiglie numerose. Tra le altre misure di sostegno, si
segnalano convenzioni con le banche per l’erogazione di mutui garantiti
da ipoteca su immobili residenziali (appartenenti alle classi energetiche
A, B o C ) da destinare all’acquisto di abitazione principale con priorità
per le giovani coppie, per i nuclei familiari, di cui fa parte almeno un
soggetto disabile e per le famiglie numerose. Parallelamente il DL
104/2013, se convertito in legge, introdurrà dal 1 gennaio 2014, una
riduzione dell’imposta di registro per l’acquisto della “prima casa” dal 3 al
2%, mentre le imposte ipotecarie e catastali saranno dovute in misura
fissa. Secondo il sentiment raccolto presso le agenzie dei network Gabetti,
Professionecasa e Grimaldi, per quanto riguarda i potenziali acquirenti
che hanno liquidità immediata, si registra una maggiore propensione
all’acquisto, rispetto al quadro attendista che aveva caratterizzato il 2012:
la revisione dei prezzi in atto sta rendendo disponibili sul mercato
soluzioni interessanti in termini di rapporto qualità/prezzo, che
attraggono l’interesse di coloro che sono orientati all’acquisto
migliorativo o all’investimento. Oltre a ciò, il delinearsi del nuovo quadro
normativo in materia fiscale potrà essere un ulteriore elemento che
consentirà a chi si affaccia all’acquisto di valutare con chiarezza tutti gli
aspetti in gioco. In particolare, le novità riguardanti la fiscalità
immobiliare, rientranti nell’ambito della Legge di Stabilità, andranno
misurate dopo l’approvazione definitiva del provvedimento. Al momento
si stabilisce che, per le categorie catastali  A1 e  A3, a decorrere dal 2014,
in luogo dell’IMU, entrerà in vigore la nuova imposta sui servizi
comunali. Come annunciato, questa nuova imposta, definita Service Tax
(Trise), sarà riscossa direttamente dai Comuni e costituita da due
componenti: una destinata alla gestione dei rifiuti (TARI – sostitutiva di
Tares, Tasu e Tia) e una alla copertura dei servizi indivisibili (TASI).  Al
momento di fatto è stata abolita solo la prima rata dell’IMU 2012, per le
abitazioni principali, compresi gli Iacp e le Coop Edilizie, mentre rimane
ancora aperto il discorso per la seconda rata. Per capire come e quanto la
nuova imposizione fiscale peserà in misura relativa, bisognerà attendere
anche la sua declinazione a livello territoriale, in quanto per la TASI ogni
Comune potrà scegliere le aliquote da applicare. Da sottolineare il fatto
che, in tema di abitazione principale, lo stesso DL 102, in fase di
conversione in legge, per quanto riguarda la Tares introduce esenzioni e
riduzioni, che tengano conto della capacità contributiva della famiglia,
anche attraverso l’indicatore Isee, oltre a possibili ulteriori agevolazioni a
facoltà del singolo Comune. L’equiparazione alla prima casa ai fini IMU
di immobili concessi in comodato gratuito ai parenti, limitatamente alla
seconda rata e la costituzione di un fondo per gli inquilini morosi
incolpevoli sono misure a sostegno del settore, che potrebbero avere
ulteriori risvolti positivi nel quadro generale evidenziato.
A destra:
sullo sfondo il progetto
di Porta Nuova
in una fase ancora iniziale
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