potenziale competitivo;
l’introduzione di misure per
favorire i processi di innovazione
d’impresa (modelli, processi,
prodotti), ai fini di perseguire
nuove opportunità di business;
la semplificazione amministrativa,
a tutti i livelli;
la certezza dei tempi di
pagamento delle Pubbliche
Amministrazioni;
l’individuazione di strumenti
e modalità di finanziamento
innovativi in grado di “far
ripartire” il motore del sistema.
In termini relativi, tuttavia,
conterà meno la qualità
dell’ambiente di riferimento,
pur determinante, a favore
delle caratteristiche distintive
di ciascuna impresa e la
competizione si vincerà o perderà
in misura crescente a livello degli
indirizzi strategici e operativi dei
singoli operatori.
A livello strategico, ciò richiede
una seria riflessione su alcune
dimensioni fondamentali della
strategia d’impresa, a partire
dai percorsi di crescita che si
intendono attuare e dal grado
di specializzazione che si vuole
raggiungere.
Lo schema allegato – da noi
sviluppato nel corso di un
approfondito lavoro di riflessione
strategica condotto con alcuni tra
gli operatori del settore – mostra
come la situazione più pericolosa
per il settore e i suoi attori sia
l’abbondare di micro imprese
non specializzate e di medie
imprese generaliste.
La fotografia della realtà attuale.
Per questo, alle piccole realtà
sarà richiesto nei prossimi
anni di imboccare la via di una
specializzazione sempre più forte
e altamente qualificata, al servizio
di grandi soggetti aggregatori
di progetti complessi, dotati
di spiccate qualità di project
management, visione integrata
della filiera e indirizzo strategico.
Alle realtà di medie dimensioni
sarà sollecitato, coerentemente, il
coraggio di abbracciare percorsi
di crescita sfidanti, lungo tre
possibili percorsi alternativi:
la creazione di “costellazioni
del valore”, vale a dire insiemi
di imprese integrate in logica
di partnership, fungendo da
soggetti in grado di selezionare,
indirizzare e coordinare realtà di
piccola dimensione specializzate;
l’aggregazione di soggetti di
uguale rilievo dimensionale,
in reti di medie imprese,
per poter affrontare insieme
le sfide dei mercati;
il progressivo sviluppo – per
linee interne, ma non solo –
di competenze manageriali,
tecniche e industriali in grado
di far compiere il salto qualitativo
e quantitativo verso
la grande dimensione d’impresa,
competitiva sul mercato
domestico, ma anche sui mercati
in crescita a livello globale.
A tutti noi – imprenditori,
professionisti e decisori pubblici
– il compito di riprendere il filo
dei ragionamenti di struttura
per governare la transizione del
sistema e delle imprese verso un
quadro di generazione di valore e
di sostenibilità di medio termine,
nella consapevolezza che
– una volta usciti dall’emergenza
– la partita sarà ancora tutta
da giocare.
Qui a fianco:
operai nelle lavorazioni ordinarie
di un cantiere