DEDALO 40 Lavorare all'estero - page 19

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tradizionali. Se guardiamo ai Paesi Target del
nostro export, i principalimercati europei,
comeGermania e Francia,mantengono
posizioni privilegiate,ma crescono le
esportazioni verso i Paesi ExtraUE -
nell’intero 2013 la bilancia commerciale verso
i Paesi ExtraUe è in surplus per 20miliardi,
innetta crescita rispetto agli 800milioni del
2012. La comparsa e l’aumentodella classe
medianei Paesi Emergenti traina la crescita
dei consumi privati e rappresenta lo sbocco
privilegiatodei prodotti delMade in Italy,
“stretti” inpatria tra il calodelladomanda
interna equelladelmercatodomestico
europeo. Èquestoundatomoltopositivo,
forsenaturale, visto che la crescitamondiale
si verificaprincipalmente lì,maproprio
per questo è importanteparteciparvi e farlo
inmododiretto e attivo: lamessa apunto
di prodotti e/o fascedi prodotti vincenti,
lapenetrazionedeimercati strategici, gli
investimenti diretti in loco, la sigladi accordi
e joint venture stannodando i loro frutti e
ci permettono, con tassi di crescitadi tutto
rispetto emodalitàdi internazionalizzazione
proattive, di guardare confiducia allanostra
partecipazione alla crescitamondiale, anche
quandoquesta si gioca su terreni lontani.
Nuovimercati necessitanodi nuove
strategie: anche l’export è cambiato.Oggi
è trainatodalle impresepiù strutturate e
da quelle che fanno sistema, nelle realtà
dei distretti, dei processi di aggregazione
edelle reti di impresa, e che favoriscono
a loro volta l’ingressonelle global value
chains anche a quellepiùpiccole. Ci sono
settori in cui, senon si è grandi, da soli è
quasi impossibile competere; altri in cui
laminoredimensione caratterizza l’agire
imprenditoriale, pur inpresenzadi aziende
di dimensionimaggiori; altri ancora, infine,
in cui operanomolte,moltissime imprese
dalle tagliepiù varie. Inquest’ultimo caso,
quasi sempre le aziendepiùpiccole sono le
migliori custodi di un equilibrato rapporto
tra tradizione e innovazione edi una ricerca
accuratadella qualitàdel prodottofinale.
La ricca tradizione italiana, connaturatada
uno strettissimo rapporto con il territorio,
permette e incentiva l’azione e il successodei
nostri imprenditori, non solo sulle economie
di scalama anchenellenicchiedimercato
dovefioriscono, inAmerica come inCina o
inMedioOriente, le eccellenzedelMade in
Italy. Ciascuno trova la leva competitiva su
cui investire: l’ampliamentodella struttura
organizzativa (valoredell’imprenditore edel
management), lamaggiore capitalizzazione
(valoredel capitalefinanziario), la formazione
delle risorse (valoredel capitaleumano).
Èquesta la fotografiadel nostro sistema, un
sistema export-lead, complessomadinamico,
che risponde con velocità aimutamenti
deimercati e soprattuttopresentauna
elevatissima resilienza. Inquesto contesto
internazionalemutevole eper nulla
sempliceda affrontare, anche il settoredella
costruzioni ha subitopesanti conseguenze,
fra il 2008 e il 2013 l’interafilieradelle
costruzioni ha vistouna contrazionedel 25%
del suomercato, perdita che si è attenuata
grazie al commercio estero che in alcuni
mercati – inparticolarenei Paesi ExtraUe,
inNordAmerica enei Paesi consolidati
dell’Ue - rappresenta tuttoraun’importante
ancoradi salvataggio. E anche le imprese
di questo settorehannomaturatoormai
una tale esperienza suimercati esteri da
permetter lorodi “conquistare” quelli più
selettivi e competitivi. Ciò gli hapermesso
di creare solidepartnership con i principali
player internazionali del settore e con lepiù
importanti istituzioni finanziariemondiali
(fondi ebanched’investimento), partnership
vitali per continuare a svilupparebusiness
eper incrementare l’attività suimercati
internazionali. Proprio inquesto senso,
il doveredi noi istituzioni è anchequello
di supportare lo sviluppodelle imprese
conpolitiche eprogettualità, di sistema,
in gradodi agevolarlenel loropercorsodi
crescita edi apertura verso l’estero. Sono
molteplici i bisogni a cui rispondere: un
SistemaPaese forte e compatto, primo
bigliettoda visita con cui presentarsi sui
mercati internazionali; unapolitica che
favorisca enonostacoli l’aggregazione, la
nascitadi reti e sistemi, fino alla fusione;
la facilitànel relazionarsi con chi dispone
di informazioni di business intelligence, di
capitali, di informazioni legali efinanziarie.
LaCameradi CommerciodiMilanoha capito
e scommesso suquesto ruolo istituendo, più
di vent’anni fa, Promos, l’Azienda Speciale
per l’internazionalizzazionedellabusiness
communitymilanese e lombarda.Una
scommessa vinta, in termini quantitativi -
Promos è cresciutanegli anni, aprendo 10
sedi estere e rafforzando lapresenza sul
territorio lombardo – aBergamo, Cantù e
Monza - in virtùdi unadomandadi servizi per
l’internazionalizzazione sempre in crescita -
ma soprattutto in termini qualitativi, grazie
alla conoscenza e alla capacitàdi ascoltodel
territorio chePromos è ingradodi garantire.
Il nostroobiettivo è ascoltare le imprese,
intercettare e capire le loro esigenze, facendo
sistema con le associazioni di categoria e gli
enti del territorioper porci al loro servizio.
Per sostenere e renderepiù efficiente ed
efficace la speciale vocazione estera che
caratterizza il nostroPaese, occorre infatti
partiredallenecessitàdelle imprese.
Nondobbiamodimenticare cheper fare
impresa inmodo vincente gli ingredienti sono
tre: imprenditore, capitaleumano e capitale
finanziario. L’imprenditore si trova
innatura, il nostro compito èmetterlo
nelle condizionimigliori per scegliere
qualemercato approcciare.
Quindi deve conoscere lepeculiarità, le
opportunità, gli strumenti finanziari a
disposizione e le eventuali difficoltà, e in
quest’ottica è semprepiù importanteper una
piccola emedia impresa investire su capitale
umanoqualificato che conosca labusiness
culturedel Paese target, lenormative, la
burocrazia e il sistema creditizio. Promos,
cinque anni fa, hadato vita aNIBI, ilNuovo
Istitutodi Business Internazionale, che
Il rapporto esistente tra la casa
ed il paesaggio è differente tra zonanotte
e la zona giorno. Nelle zone giorno
esiste una integrazione fisica
tra la casa ed il contesto; se ci spostiamo
nella zonanotteNiemeyer ha progettato
gli spazi dotandoli di piccole finestre,
dei piccoli quadri chemostrano solo un
pezzetto del lussureggiante verde esterno.
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