CAMCOM
Vendiamo
il made in Italy
PierAndreaChevallard
DirettorePromos
Fotodi:MatteoPiazza
L
o scenario congiunturale turbolento e
riccodi cambiamenti è sotto gli occhi
di tutti emolti degli indicatori che
valutano leperformancedel nostroPaese
sononegativi. Esiste tuttaviaun aspetto che,
nonostante ciò, rappresenta “un’ancoradi
salvataggio” per l’Italia eper lanostra
economia: l’export. Nel 2013 l’export italiano
è rimastopressoché invariato rispetto al
2012 e inunmomento comequesto èun
dato chenon si puòdefinire totalmente
negativo.Questa considerazione è avvalorata
anchedall’aumento, nel 2013, delle aziende
italiane che esportano all’estero: sono state
211.756, l’1,3% inpiùdell’annoprecedente.
Si tratta soprattuttodi “microesportatori”:
132.229operatori hannoun fatturato
all’exportmolto limitato - inferiore a 75mila
euro - conun contributo alle esportazioni
nazionali pari allo 0,5%. L’export continua
perciò a rappresentare lapiù importante
valvoladi sfogodel nostro vivace sistema
produttivo, alimentatodall’operositàdi un
esercitodimicro, piccole emedie imprese
che costituiscono la componenteprincipale –
quasi il 99% - del nostro tessuto economico.
Inparticolare, inquesto scenario,Milano,
con laLombardia, rappresenta laRegionepiù
imprenditorialed’Europa, conoltre 820mila
imprese, e si colloca ai primi posti nella top
ten europeadelleRegioni conmaggiore
propensione all’internazionalizzazione,
affermandounbrand territoriale cheopera
comeun acceleratore sull’export delle
nostre imprese. Per spiegare il successodelle
nostre imprese suimercati internazionali
si può citareuna celebre frasedi Charles
Darwin “non sopravvive il più forteo il più
intelligente,ma chi si adattapiù velocemente
al cambiamento”. E sonoproprio la resilienza
e l’adattabilità leprincipali qualitàdelle
nostrePiccole eMedie Imprese.Qualità che
si rivelanopreziose soprattutto inun contesto
comequello attuale, in cui lo scenario
economicoha imposto allePmi di “allargare
il proprioorizzonte”, adottandonuove
modalità e strategiedi internazionalizzazione
e adattandosi aimutamenti in attoper
rispondere alla crisi e sopravvivervi.
Il riposizionamento geografico appare
inderogabile: ladirezionedegli scambi
commerciali èquella versonuovimercati
enuove aree geografiche, senzaper
questo rinunciaredel tutto aimercati più
In queste pagine:
L’Architetto brasilianoOscarNiemeyer,
sposato aduna donna Italiana ha
progettato aCanoas inBarra de Tijuca,
uno dei sobborghi di Rio de Janeiro,
nel 1953, unameravigliosa residenza
per sé e la sua famiglia.
Li costruisce una residenzaBrasiliana,
Italiana, influenzata dallo spirito
di Le Corbusier.
OscarNiemeyer nacque nella città
di Rio de Janeiro nel 1907.