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È
undato acclarato chedall’iniziodella
crisi gli istituti di Creditohanno ridotto
drasticamente la loro esposizionenei
confronti delle impresedel settoredelle co-
struzioni, tuttavia ènecessario evidenziare che
i risultati economici degli ultimi anni hanno
indotto aunanuovapoliticadi credito verso
il settore e cercaredi individuarequalepossa
essereun’azione riparatricedi questa situazio-
nedi fatto.
Gli istituti di Credito sono soggetti economici
razionali chehannopermissione la
massimizzazionedei profitti e la limitazione
delleperdite. Le limitate risorse adisposizione
vengonoquindi destinate a chi èmeritevole
di credito, versoquindi i soggetti capaci
di produrreprofitto edi rimborsaredi
conseguenza il debito.Seosserviamo i due
player principali del nostro settore vediamo
dal latodell’offerta le imprese edal latodella
domanda le famiglie acquirenti. Si apre subito
il primo interrogativo economico, ovvero
se il rilanciodel settoredebbapartireda
sussidi efinanziamenti alle impreseo se sia
meglio indirizzare le risorse adisposizioneper
stimolare ladomanda?
I dati dimostrano come il profilodi
rischiodelle famiglie sia sensibilmente
inferiore rispetto aquellodelle imprese. La
situazionedelle aziendedel settore èdi tale
difficoltà che spesso il nuovo credito viene
semplicemente impiegatoper coprirepassività
precedenti enonper nuovi investimenti. E’
quindi solodauno stimolo alladomanda
che si può ripartire! Se si riscopreun forte
interesse verso il nostroprodotto, come logica
conseguenza saremmo senz’altro considerati
un soggettopiù affidabiledapartedei nostri
stakeholder finanziari.
Negli studi abbiamo visto inun’immagine
come esistano 32mlddi sofferenza su 162
mlddi impegni per le impresedi costruzioni
A destra:
Rapporto sofferenze/impieghi sumutui
casa per famiglie